Il Catasto è l’anagrafe tributaria degli immobili. Ogni terreno o fabbricato viene censito sulla base dei dati catastali fra i quali la natura del bene, la destinazione, la superficie e/o i vani. I dati catastali servono a stabilire la rendita catastale di un immobile, necessaria per calcolare la base imponibile per il pagamento delle imposte di ciascun immobile. Per i fabbricati alcuni dati catastali (ad esempio i vani o la superficie) vengono ricavati della planimetria catastale, che deve essere pertanto sempre aggiornata. Con il check-up catastale si effettua la verifica di tutta la documentazione catastale di un
edificio, sia esso una casa di abitazione, un appartamento, un ufficio, un negozio, laboratorio, box-auto, ecc. e la corretta, puntuale e precisa corrispondenza della stessa con lo stato di fatto dei luoghi (c.d. l’immobile) e i titoli di proprietà o di provenienza dell’immobile indagato.
Le principali finalità sono:
La conformità e corrispondenza catastale è necessaria ai fini della compravendita. In base all’articolo 19 comma 14 gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi che hanno per oggetto il trasferimento, lo scioglimento o la costituzione di un diritto reale su un fabbricato già esistente devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in Catasto e la dichiarazione degli intestatari sulla conformità di dati catastali e planimetrie allo stato di fatto.
Prima della stipula, il notaio deve individuare gli intestatari catastali e verificare la loro conformità a quanto risulta dai registri immobiliari. Una simile formulazione elimina quindi la nullità dell’atto nel caso in cui ci sia discordanza tra registri catastali e immobiliari. La regolarizzazione
potrà quindi avvenire anche dopo il rogito. Anche per la registrazione dei contratti di locazione, scritti o verbali, inseriti nel comma 15, deve essere riportata l’indicazione dei dati catastali degli immobili. La loro mancata o errata indicazione è considerata rilevante per l’applicazione dell’imposta di registro ed é punito con la sanzione amministrativa dal 120 al 240 per cento dell'imposta dovuta.
Cosa facciamo noi: